Affinché la clientela della Posta possa ricevere lettere e pacchi con puntualità e sicurezza, è indispensabile disporre di soluzioni IT efficaci. La Posta gestisce infatti uno dei dipartimenti IT più grandi della Svizzera e, per assicurarsi di rimanere un datore di lavoro interessante nel settore informatico nonostante l’attuale carenza di forza lavoro specializzata, sta esplorando nuovi orizzonti. Tra questi c’è la «Workation», ossia il lavoro dalla meta delle proprie vacanze, tema sul quale ha condotto un progetto pilota della durata di sei mesi e rivolto al personale IT.
Ci siamo passati tutti: per l’ennesima volta tua zia ti chiede aiuto per effettuare pagamenti online. Il vicino in pensione suona alla tua porta per chiedere lumi su un modulo digitale da compilare. E l’amico dell’associazione ti domanda come ci si registra online presso l’autorità pubblica. Ma queste persone cercano aiuto anche al di fuori della loro cerchia di parenti e amici? È quel che vuole capire la Posta, offrendo una consulenza gratuita in alcune filiali sul tema del digitale.
L’anno scorso il personale della Posta ha complessivamente spartito e recapitato 185 milioni di pacchi. Quali regole valgono però se a casa non c’è nessuno o se il pacco non entra nello scomparto di deposito? E quali possibilità ha la clientela di gestire la ricezione di un pacco? Abbiamo compilato sei domande e le relative risposte sul recapito dei pacchi.