Volumi di pacchi impegnativi? Niente di nuovo per la Posta…
La Posta non ha mai elaborato così tanti pacchi come nel mese di aprile 2020. Con 17,3 milioni di pacchi trattati, in tale mese la Posta ha segnato un record assoluto. Alla base c’è il boom del commercio online durante il coronavirus. Ma sapevate che c’è stato un tempo in cui la Svizzera spediva più pacchi pro capite rispetto agli Stati Uniti? Anche le PPT avevano segnato un record...
In tutta la sua esistenza, la Posta non ha mai elaborato così tanti pacchi come nell’aprile 2020, quando ha toccato il record di 17,3 milioni. Alla base c’è il boom del commercio online durante il coronavirus. Nel 1957 la Posta aveva già segnato un record speciale: in quell’anno in Svizzera furono spediti 16,93 pacchi per persona, superando addirittura gli Stati Uniti (7,13). «Probabilmente le cifre odierne non sono paragonabili a quelle degli Stati Uniti, ma la nostra prestazione si conferma tutt’oggi straordinaria», afferma Barbara Schmutz, collaboratrice scientifica dell’archivio PTT.

Pacchi a perdita d’occhio: nel 1957 la Posta ha spedito più pacchi pro capite rispetto agli Stati Uniti, come mostra l’illustrazione che figurava sulla rivista del personale nel 1960. I Fonte: archivio PTT, P-15-1-1960
Pacchi a perdita d’occhio – anche nel periodo natalizio e nella posta da campo
I volumi del mese di aprile 2020 hanno tenuto testa senza difficoltà anche ai picchi della posta natalizia, che fin dai tempi delle PPT rappresentavano ogni anno una grande impresa. «Durante la Seconda Guerra Mondiale, negli anni 1939-40 anche la posta da campo si trovava ad affrontare grandi sfide. La foto sottostante mostra chiaramente il volume di pacchi che venivano recapitati puntualmente ai soldati mobilitati», racconta Barbara Schmutz, responsabile anche per l’assistenza agli utenti dell’archivio PPT.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, negli anni 1939-40 anche la posta da campo si trovava ad affrontare grandi sfide

La foto in alto mostra chiaramente il volume di pacchi che venivano recapitati puntualmente ai soldati mobilitati. I Fonte: archivio PTT, AK-0027_0226
Recapito il giorno successivo tramite la carrozza ambulante e l’ufficio postale
Ma in che modo le PPT elaboravano al tempo pacchi e lettere? «Una cinquantina di anni fa la carrozza ambulante e il recapito dall’ufficio postale garantivano già una rete di distribuzione efficiente e rapida. Grazie alla meticolosa attività dei dispacci, un pacco impostato la sera sul Lago di Costanza arrivava alla stazione di recapito e veniva recapitato al destinatario il giorno successivo dopo essere passato per San Gallo, Zurigo, Berna e Losanna», spiega Barbara Schmutz.

Prospetto dei dispacci della carrozza ambulante. I Archivio delle PPT_P-31-1_1976-77
Oggi il mondo dei pacchi è cambiato
Dal 1957 il mercato dei pacchi a livello mondiale è cambiato radicalmente. I volumi sono aumentati in modo significativo. In Svizzera, l’anno scorso sono stati elaborati complessivamente 24,7 pacchi* a persona, negli Stati Uniti nel 2018 se ne contavano ((https://www.pitneybowes.com/content/dam/pitneybowes/germany/de/Newsroom/pressemitteilungen/pitney-bowes-parcel-shipping-index-release-2019-de.pdf)) 39,6 (fonte: Pitney Bowes Parcel Shipping Index 2019), in Germania 42 e in Gran Bretagna addirittura 53. In cima alla classifica mondiale non c’era la Cina ma il Giappone con 74 pacchi elaborati all’anno per abitante.
* escl. invii di merci di piccole dimensioni; rispetto ai paesi esteri, in Svizzera gli invii di merci di piccole dimensioni non valgono come pacchi.
Archivio delle PTT
Ulteriori informazioni sulla storia della posta-pacchi sono disponibili nell’archivio delle PPT a Köniz. L’archivio custodisce il patrimonio scritto delle ex PPT e sarà lieto di ricevere le vostre richieste – o di accogliere visitatori nella sala lettura (su prenotazione).
Contatto
Archivio PTT
Sägestrasse 77
3098 Köniz
N. tel. 031 331 11 51
E-mail: archiv@mfk.ch
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