La Posta ne è convinta: offrire servizi digitali affidabili e sicuri è la chiave del successo di domani, ma come raggiungere questo obiettivo? Oltre a una protezione dei dati a norma di legge, è soprattutto necessario avere valori e convinzioni su cui basare il proprio operato in campo digitale. E Christina Meyer aiuta a definirli. È la prima specialista di etica digitale della Posta e le capita ancora spesso di dover spiegare in cosa consiste il suo lavoro per chiarire subito i malintesi.
Da subito, tutte le persone interessate hanno la possibilità di conoscere e provare il sistema di voto online sulla piattaforma di test messa a disposizione dalla Posta che consente di simulare il processo di voto elettronico. Il motivo? Il nuovo sistema di voto online della Posta verrà utilizzato per la prima volta nelle votazioni che si terranno in tre Cantoni il 18 giugno. Negli anni, la Posta ha sviluppato un sistema in grado di verificare l’intero processo di voto che dispone dunque della verificabilità completa.
Lui lo fa già da anni, lei ha iniziato solo da poco. Bernhard Büchler e Svenja Pichler lavorano alla Posta e si dedicano parallelamente a un’attività politica. Ma non è sempre facile conciliare i due ambiti. La Posta offre un aiuto concedendo fino a 15 giorni retribuiti all’anno.