Impatto climatico zero entro il 2030: la Posta rafforza il suo obiettivo climatico ed energetico

Con il più ampio parco veicoli del Paese e i suoi numerosi immobili, oggi la Posta è responsabile dell’1% delle emissioni di CO2 della Svizzera. Ha pertanto un’impronta di carbonio considerevole. Da ciò consegue tuttavia anche un importante incentivo per ridurre le emissioni di CO2 nel suo esercizio intervenendo su più fronti. Per questo la Posta fa ulteriori passi avanti e anticipa il suo obiettivo climatico ed energetico di dieci anni. Christian Plüss, responsabile Servizi di mobilità, ci aiuta a inquadrare la situazione.

«Anticipando l’obiettivo climatico ed energetico, la Posta assume una funzione esemplare nel panorama delle imprese svizzere e contribuisce in modo significativo alla Strategia energetica 2050 della Confederazione» afferma Christian Plüss, responsabile Servizi di mobilità e membro della Direzione del gruppo della Posta | Foto: la Posta

«Anticipando l’obiettivo climatico ed energetico, la Posta assume una funzione esemplare nel panorama delle imprese svizzere e contribuisce in modo significativo alla Strategia energetica 2050 della Confederazione» afferma Christian Plüss, responsabile Servizi di mobilità e membro della Direzione del gruppo della Posta | Foto: la Posta


Christian Plüss, la Posta si è data nuovi obiettivi in fatto di sostenibilità. Perché?
Vogliamo affrontare il cambiamento climatico in modo deciso. La Posta gestisce il parco veicoli più grande del Paese e possiede diversi immobili. In totale, produciamo l’1% delle emissioni di CO2 della Svizzera. La nostra impronta di carbonio è dunque considerevole. Da ciò consegue tuttavia anche un importante incentivo per diminuire le emissioni di CO2 e il consumo di energia. Ci spinge la volontà di ridurre la nostra impronta carbonica il più possibile.

Che cosa prevedono nello specifico questi obiettivi più rigorosi?
La Posta vuole azzerare completamente l’impatto climatico del proprio esercizio dal 2030. Dieci anni prima di quanto pianificato finora. Alcune delle misure previste sono il passaggio a propulsioni alternative per i nostri veicoli per il recapito di lettere e pacchi e per il trasporto di persone, l’impiego esclusivo di elettricità da fonti rinnovabili svizzere e la sostituzione dei sistemi di riscaldamento da fonti fossili. Anche il parco veicoli di AutoPostale sarà pian piano elettrificato o spinto senza l’impiego di combustibili fossili. Entro il 2030 non riusciremo tuttavia a ridurre del tutto le nostre emissioni di CO2. Per questo vogliamo compensare quelle restanti, che non sono riducibili mediante le misure citate. Entro il 2040 la Posta intende poi diminuire o eliminare dall’atmosfera tutte le emissioni prodotte lungo l’intera catena di creazione del valore, compresi fornitori e partner di trasporto, e così generare emissioni nette di CO2 pari a zero.

 

Uno dei due autocarri elettrici della Posta in uso nella logistica di cantiere | La Posta possiede attualmente 6065 veicoli elettrici per il recapito a tre ruote e 364 veicoli elettrici per il recapito a quattro ruote. Sono inoltre in uso due autocarri elettrici per la logistica di cantiere e altri sei autopostali elettrici. La Posta dispone così del più grande parco di veicoli elettrici della Svizzera.Uno dei due autocarri elettrici della Posta in uso nella logistica di cantiere | La Posta possiede attualmente 6065 veicoli elettrici per il recapito a tre ruote e 364 veicoli elettrici per il recapito a quattro ruote. Sono inoltre in uso due autocarri elettrici per la logistica di cantiere e altri sei autopostali elettrici. La Posta dispone così del più grande parco di veicoli elettrici della Svizzera.

Uno dei due autocarri elettrici della Posta in uso nella logistica di cantiere | La Posta possiede attualmente 6065 veicoli elettrici per il recapito a tre ruote e 364 veicoli elettrici per il recapito a quattro ruote. Sono inoltre in uso due autocarri elettrici per la logistica di cantiere e altri sei autopostali elettrici. La Posta dispone così del più grande parco di veicoli elettrici della Svizzera.

 

Porsi degli obiettivi è facile. È realistico pensare che la Posta possa effettivamente raggiungerli?
Anticipando l’obiettivo climatico ed energetico, la Posta assume una funzione di esempio nel panorama delle imprese svizzere e contribuisce in modo significativo alla Strategia energetica 2050 della Confederazione. Ci siamo posti obiettivi volutamente ambiziosi, raggiungibili solo con un notevole impegno. Non da ultimo dipendiamo anche dai nostri partner, ad esempio fornitori e partner di trasporto, che condivideranno il nostro progetto. Ma ce la faremo, ne sono convinto.

Che cosa la rende così fiducioso?
Abbiamo un grande incentivo. Ogni anno recapitiamo 1,8 miliardi di lettere e 200 milioni di pacchi, siamo il principale operatore del trasporto pubblico su strada con i nostri 2400 autobus, gestiamo un vasto parco veicoli e un ampio parco immobiliare. Ciò comporta da un lato un significativo consumo di energia ed elevate emissioni di CO2, dall’altro però anche numerose possibilità per smuovere davvero qualcosa nell’ambito delle emissioni.

Impianto fotovoltaico nel centro logistico in costruzione a Villmergen (AG) I Attualmente, 30 impianti della Posta producono, a livello nazionale, 10,6 gigawattora di energia solare. Sul tetto del nuovo centro logistico di Villmergen la Posta installerà un impianto in grado di fornire oltre 1,2 GWh all’anno di energia solare, riuscendo così a coprire gran parte del fabbisogno energetico della futura sede.

Impianto fotovoltaico nel centro logistico in costruzione a Villmergen (AG) I Attualmente, 30 impianti della Posta producono, a livello nazionale, 10,6 gigawattora di energia solare. Sul tetto del nuovo centro logistico di Villmergen la Posta installerà un impianto in grado di fornire oltre 1,2 GWh all’anno di energia solare, riuscendo così a coprire gran parte del fabbisogno energetico della futura sede.

 

Altre aziende si sono poste questo obiettivo già da tempo. La Posta non arriva un po’ in ritardo sulle questioni climatiche?
No. La Posta compie da anni grandi sforzi e riduce con successo le sue emissioni. Se guardiamo agli ultimi cinque anni, siamo riusciti a diminuire del 20% le emissioni di CO2 nella logistica dei pacchi. Nello stesso periodo i 6065 scooter elettrici impiegati attualmente nel recapito degli invii postali si vedono circolare in gran parte delle strade svizzere. Dal 2021 tutti gli invii della Posta sono inoltre spediti con l’etichetta «pro clima» e le emissioni di CO2 sono quindi compensate, tra l’altro senza alcun costo aggiuntivo per la clientela. Tutto questo dimostra che lavoriamo da tempo per rendere la Posta più sostenibile. Ora stiamo però notevolmente accelerando i tempi.

Quali sono i prossimi passi?
L’attuazione delle misure procede a pieno ritmo. Cito solo un paio di esempi. Entro tre anni intendiamo recapitare lettere e pacchi esclusivamente con veicoli elettrici nei centri urbani. Nonostante le attuali difficoltà nelle forniture, entro fine anno riceveremo altri autofurgoni elettrici da impiegare a Berna e Zurigo. Entro la fine del 2024 sulle strade svizzere viaggeranno inoltre 100 autopostali elettrici.

 

Uno dei sei autopostali elettrici in servizio nella regione di Brugg AG.

Uno dei sei autopostali elettrici in servizio nella regione di Brugg AG.

 

Quali sono gli ostacoli?
È possibile che si verifichino dei ritardi nella consegna dei veicoli, perché per via della pandemia e della guerra in Ucraina continuano a esserci difficoltà nelle forniture a livello globale. Per AutoPostale bisogna considerare anche alcune problematiche di carattere politico: sono i Cantoni a ordinare la nostra offerta sulle linee del trasporto pubblico. Contiamo sul fatto che appoggino il nostro progetto e si facciano carico anche loro dei costi per il momento più elevati. Prendiamo sul serio anche la crisi energetica.

Parliamo della crisi energetica e del rischio di carenza di energia elettrica: la Posta disporrà di elettricità a sufficienza per gestire il parco di veicoli elettrici?
Purtroppo ciò non dipende soltanto da noi. È vero che, in linea di principio, con l’elettrificazione del nostro parco veicoli cresce il fabbisogno di elettricità. Poiché tuttavia incrementeremo allo stesso tempo la produzione propria mediante le celle solari, a medio termine saremo in grado di aumentare il nostro grado di autonomia. Ciononostante, la Posta sta lavorando intensamente per prepararsi a una possibile scarsità di energia. Presupponiamo di poter continuare a erogare gran parte delle prestazioni anche con meno corrente, dando priorità innanzitutto a prestazioni e offerte del servizio universale.

 

La Posta e i suoi sforzi a favore della sostenibilità

  • L’obiettivo climatico ed energetico della Posta riguarda l’intero gruppo, incl. AutoPostale, PostFinance, il proprio esercizio e tutta la catena di creazione del valore. Si fonda sulle basi scientifiche previste dalla Science-Based Targets initiative (SBTi) ed è in linea con l’obiettivo climatico dell’ONU, ovvero limitare il riscaldamento globale a max 1,5 °C.
  • L’iniziativa «rout:E» riunisce tutte le attività riguardanti il passaggio a propulsioni alternative. La Posta possiede attualmente circa 6065 veicoli elettrici per il recapito a tre ruote a cui si aggiungono 364 autofurgoni elettrici. Sono inoltre in uso due autocarri elettrici per la logistica di cantiere e altri sei autopostali elettrici. La Posta dispone così del più grande parco di veicoli elettrici della Svizzera.
  • A partire dal 2030, la Posta intende recapitare tutte le lettere e i pacchi a impatto climatico zero utilizzando veicoli a propulsione alternativa.
  • Dal 2025, tutti gli invii nei centri urbani verranno recapitati interamente con veicoli elettrici.
  • Negli ultimi cinque anni la Posta ha ridotto del 20% le emissioni di CO2 nella logistica dei pacchi.
  • Tutti gli invii della Posta sono spediti con l’etichetta «pro clima» e le emissioni di CO2 sono quindi compensate.
  • Con l’iniziativa «casa verde» garantiamo l’attuazione di misure di sostenibilità anche nel settore immobiliare. Ed è così che, ad esempio, sui tetti degli edifici postali sono stati installati impianti fotovoltaici, con cui nel 2021 sono stati prodotti 10,6 GWh di energia solare. Inoltre, entro il 2030 sostituiremo circa l’80% dei nostri sistemi di riscaldamento presenti sulle superfici degli edifici con alternative prive di CO2, come pompe di calore, pellet o teleriscaldamento.
  • Ulteriori informazioni sulla sostenibilità presso la Posta sono disponibili qui. ((https://www.post.ch/it/chi-siamo/responsabilita?shortcut=verantwortung))