Tutti conosciamo il foglietto depositato nella cassetta delle lettere con la scritta di invito di ritiro. Nella maggior parte dei casi vuol dire che non eravamo a casa nel momento in cui è passato il postino e che dobbiamo quindi recarci presso la filiale della Posta per ritirare il tè, la crema per il viso o gli abiti che abbiamo ordinato. Ma cosa succede se il programma della nostra giornata non coincide con gli orari di apertura della filiale? La Posta offre una serie di alternative per il ritiro dei pacchi, tra cui lo sportello automatico My Post 24, che nel 2020 segnato dal coronavirus ha vissuto un autentico boom.
Telefono, chat, e-mail sono spesso prese d’assalto. Nel 2020 il servizio clienti della Posta ha ricevuto oltre il 20% di richieste in più rispetto all’anno precedente. Come fanno le collaboratrici e i collaboratori a gestire questa mole di lavoro? E che aiuto ricevono dalle nuove tecnologie?
Non è un segreto: spesso le ricevute rimangono in cassa, accartocciate e buttate in fondo alla borsa, o finiscono nella spazzatura subito dopo l’acquisto. Si tratta, in sostanza, di un consumo di carta evitabile. La Posta vuole ora contrastare questo spreco. Per le operazioni postali, la ricevuta viene ora emessa solo se espressamente richiesta, con alcune eccezioni.