Oggi è un giorno speciale anche per la Posta: a San Valentino le postine e i postini hanno l’onore di consegnare lettere d’amore. Quante siano esattamente, rimane un mistero. Perché si sa, la Posta non può sapere che cosa contengono le lettere. Solo una cosa è certa: quest’anno su qualche busta si stamperà un bacio rosso, facendo intuire cosa si cela al suo interno. Questo regala un sorriso non soltanto a riceve la busta, ma anche alle postine e ai postini.
«GAS», «FRA» «CEC», «PRI», «MIL» e «DCT+SI 16:30-21», «99.01.000111.00320321» o sottili codici a barre arancioni stampati con uno spray sul bordo inferiore delle lettere: la quantità e la varietà di adesivi e informazioni sugli invii postali sembrano interminabili. Cosa si cela dietro le abbreviazioni, le sovrastampe, i simboli e i codici a barre che vengono apposti sistematicamente sui pacchi e sulle lettere durante il processo di lavorazione? Andiamo alla scoperta di indizi che ci aiutino a fare luce su queste misteriose scritte.
Una situazione impegnativa, ma tutto sommato positiva: ecco come vanno attualmente le cose alla Posta. «Non dobbiamo abbassare la guardia», dice Stefan Luginbühl, che preferisce non parlare ancora di cessato allarme. Il responsabile del nucleo di crisi di Servizi logistici discute dell’impossibilità di prevedere il futuro, di spirito di gruppo e dei suoi piani una volta finita la pandemia.