Miti da sfatare e verità poco note

La nostalgia porta a idealizzare la realtà, creando falsi miti. Molti svizzeri credono, ad esempio, che la Posta si finanzi con le loro tasse, ma le cose non stanno così.
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La nostalgia porta a idealizzare la realtà, creando falsi miti. Molti svizzeri credono, ad esempio, che la Posta si finanzi con le loro tasse, ma le cose non stanno così.
Il pacchetto proveniente dall’Asia, la lettera spedita da oltreoceano: grazie all’Unione postale universale il settore postale internazionale è una macchina ben oliata. Ma l’organizzazione che ne tira le fila dietro le quinte è in gran parte sconosciuta. È anche per questo che oggi si celebra la Giornata Mondiale della Posta, di cui quest’anno ricorre il 50º anniversario.
La scorsa settimana la Posta ha consegnato puntualmente più di cinque milioni di buste colme di documenti elettorali ad altrettanti elettori svizzeri, ma il suo lavoro non è ancora finito. Oltre la metà dei cittadini che vivono nelle aree rurali vota infatti per corrispondenza, pertanto circa un milione di schede elettorali giungerà nelle urne dei Comuni grazie all’operato della Posta.