«Vota la lista 5», «La nostra candidata al Consiglio di Stato»: simili sono i titoli di opuscoli e volantini distribuiti poche settimane prima delle elezioni o votazioni. Anche in prossimità delle elezioni federali 2023, i partiti non mancheranno di guadagnarsi il favore della popolazione votante anche attraverso volantini e materiale pubblicitario inviato per posta. Destinazione? Le cassette delle lettere delle economie domestiche svizzere. Ma possono farlo anche laddove è esposto l’adesivo «Niente pubblicità per favore»? La Posta fa chiarezza su questo aspetto.
Da quasi 175 anni ormai la Posta contribuisce con i propri servizi a migliorare la qualità della vita della popolazione e consolidare la posizione della piazza economica Svizzera. Perché questa storia di successo possa proseguire è necessario che a livello politico si provveda già oggi a definire le condizioni quadro adatte per il futuro, in quanto l’attuale Legge sulle poste risale al 2010. La Svizzera deve discutere e decidere ora di quale servizio pubblico avranno bisogno le persone e le aziende in Svizzera tra 10, 20 o 30 anni. Un importante contributo a questa discussione è fornito dal libro bianco sul futuro del servizio postale universale pubblicato oggi dal Gruppo Svizzero per le regioni di montagna (SAB).
Da subito, tutte le persone interessate hanno la possibilità di conoscere e provare il sistema di voto online sulla piattaforma di test messa a disposizione dalla Posta che consente di simulare il processo di voto elettronico. Il motivo? Il nuovo sistema di voto online della Posta verrà utilizzato per la prima volta nelle votazioni che si terranno in tre Cantoni il 18 giugno. Negli anni, la Posta ha sviluppato un sistema in grado di verificare l’intero processo di voto che dispone dunque della verificabilità completa.