Il 4 e 5 luglio avrà luogo a Lugano l’Ukraine Recovery Conference, nell’ambito della quale la Confederazione, il Cantone e le molteplici autorità coinvolte hanno predisposto importanti misure di sicurezza atte a garantire lo svolgimento dell’evento riducendo al minimo i disagi per le persone e le imprese locali. Nel contesto di queste misure straordinarie, nonché dell’eccezionalità della manifestazione, la Posta c’è. E si adopera per assicurare l’efficacia dei suoi servizi limitando i disagi per privati e aziende. In alcuni settori delle zone della città precluse al traffico veicolare non sarà tuttavia possibile garantire il recapito regolare della corrispondenza.
“Vorrei pagare una fattura della Società Elettrica Sopracenerina, e un autografo di Inti Pestoni”. Da qualche giorno queste due richieste non sembrano più avere poco in comune (e non solo perché la SES è fra gli sponsor dell’Hockey Club Ambrì Piotta). Grazie alla nuova filiale con partner che vi ha trovato ubicazione, la Gottardo Arena oltre che bianco blu è ora… anche un po’ gialla. Per la Posta si tratta di una prima svizzera.
Inaugura ufficialmente oggi, a Mendrisio, il “museo dei ricordi”. Dedicato alle PTT (Poste – Telefoni – Telegrafi), al primo piano della Galleria Baumgartner (GB), il museo ticinese ospita un’ampia raccolta di oggetti, apparecchi e documenti che hanno fatto la storia della Posta e non solo. La storia della Posta è una storia della Svizzera, ma soprattutto una storia di modernizzazione. E la Posta vuole essere il motore di una Svizzera moderna. L’azienda non sarebbe però tutto quello che è oggi senza il passato glorioso che ha caratterizzato la sua evoluzione, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e costantemente incentrato sul cliente.